La Romagna in un calice di vino

Romagna e Sangiovese, sei sempre nel mio cuore,

quest'aria di paese ci invita a far l'amore.

La briscola e il tresette, si gioca all'osteria

E col bicchiere in mano si canta in allegria

Tra i brani più celebri del grande Raoul Casadei c’è senza dubbio Romagna Sangiovese, un valzer che celebra la spensieratezza e l’allegria come tratti distintivi del popolo romagnolo. E non è un caso se il grande maestro del liscio romagnolo, per celebrare queste doti naturali della sua terra, sceglie come simbolo un bicchiere di Sangiovese, il vino per eccellenza della Romagna.

Il Sangiovese, vino della Romagna e dei romagnoli

E Sanzves”, il Sangiovese in dialetto romagnolo, è il vino principe di questa terra. Perché? E’ quello che, meglio di tutti, rappresenta il carattere schietto e sincero dei romagnoli. La prima traccia storica di questo vino si trova in un atto notarile del 1672 ritrovato a Faenza, ma già prima di allora questa uva rossa veniva coltivata sulle colline e in pianura per dare vita a vini che profumano di viola, sono leggermente tannici e hanno un piacevole finale amarognolo. A tavola il Sangiovese si sposa alla perfezione con carni e formaggi, ma se volete essere veri romagnoli ne aprirete una bottiglia d’annata anche di fronte a un piatto di pesce azzurro dell’Adriatico. L’abbinamento vi delizierà!

L’Albana di Romagna, il più nobile dei vini romagnoli

Bisognerebbe berti in oro” esclamò Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodorico, quando le fu fatta assaggiare l’Albana in un recipiente di terracotta. La leggenda vuole che da quel momento il paese in cui avvenne l’episodio mutò il suo nome appunto in Bertinoro, per omaggiare il suo vino bianco più importante. L’Albana di Romagna è oggi il vino più nobile di questa terra e il primo bianco in Italia ad aver ottenuto nel 1987 la DOCG (Denominazione d’origine controllata garantita), vale a dire il massimo riconoscimento di qualità possibile. Vino ricco di profumi fruttati e di notevole struttura, a tavola si abbina con primi piatti importanti, carni bianche o pesce. La versione dolce viene bevuta tradizionalmente con la ciambella romagnola, mentre il passito di Albana è una pura gioia del palato da gustare con formaggi stagionati o pasticceria secca.

Gli altri vini tipici della Romagna: i bianchi…

Se Sangiovese e Albana sono i vini bandiera della Romagna e quelli più conosciuti, ce ne sono altri che meritano grande attenzione per la loro qualità e tipicità. Il Trebbiano di Romagna è diffuso sia in pianura che in collina: è un bianco dal carattere fresco e moderno, ideale al momento dell’aperitivo o con piatti di pesce. Sempre tra i bianchi meritano attenzione la Rebola di Rimini e il Pagadebit di Romagna, chiamato così perché in passato, grazie alle sue rese abbondanti, permetteva ai mezzadri di ripagare i proprietari terrieri anche nelle annate più difficili. Infine per chi ama i vini aromatici è da assaggiare il Famoso di Mercato Saraceno con i suoi profumi floreali inebrianti.

e i rossi, piccole chicche enologiche da scoprire

Tra i vini rossi romagnoli poco conosciuti ma davvero meritevoli d’attenzione spicca il Centesimino di Oriolo dei Fichi, un vino dal sapore fruttato prodotto sulle prime colline di Faenza. Più strutturato e potente, destinato a lunghi invecchiamenti, è il Bursôn, il vino tipico di Bagnacavallo e della Bassa Romagna, che a tavola trova l’abbinamento migliore con stufati, brasati e cacciagione.

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