la rocca di San Leo

Una gita in Valmarecchia: itinerari nel magico entroterra di Rimini

C'è una Romagna magica nell'entroterra che da Rimini si arrampica sulle colline in direzione della Toscana e delle Marche. È la Valmarecchia, una valle che incanta con il paesaggio naturale e i suoi borghi medievali, che fa respirare la storia attraverso le decine di roccaforti malatestiane costruite su imponenti speroni rocciosi, che conquista con le sue leggende, con l'arte e i musei, con la cucina e l'ospitalità.


La nostra gita parte da Santarcangelo, città sospesa idealmente tra collina e riviera, con il suo borgo antico collocato sul colle Giove, da cui prende nome il vino Sangiovese. Santarcangelo è la capitale artistica delle Romagna. Luogo che diede i natali al poeta dialettale Raffaello Baldini e a a Tonino Guerra, che ospita il Festival internazionale del teatro in piazza e alcune importanti opere d'arte, dal 1991 luogo d'elezione dei Mutoid, artisti del riciclo provenienti da tutta Europa. Inoltre la città offre un'inaspettata sorpresa: un'altra città sotterranea, di origine antichissima e ignota, parzialmente aperta e visitabile.

Le strade di Santarcangelo di Romagna (foto di Daniele Marzocchi)

Riprendiamo l'auto, o perché no la bici, dopotutto le distanze sono brevi e le pendenze dolci, una decina di chilometri e siamo a Verucchio. Dalla sua rocca i Malatesta partirono alla conquista di Romagna e Marche, noi accontentiamoci di dominare con lo sguardo tutta la valle fino al mare, godendo di un belvedere unico. Basta attraversare il fiume Marecchia ed entriamo a Montebello. Altro borgo medievale il cui castello custodisce la misteriosa storia del fantasma di Azzurrina: fermatevi a farvela raccontare, non ve ne pentirete.

la rocca malatestiana di Verucchio

Proseguendo verso la Toscana attraversiamo Talamello, capitale del formaggio di Fossa, una specialità DOP dell'entroterra romagnolo che vale una sosta. Ancora qualche chilometro e ci troviamo a Sant'Agata Feltria, patria del tartufo bianco nonché tra i borghi più caratteristici del territorio, con un affascinante castello e il teatro in legno più antico d'Italia, il Teatro Mariani.

il borgo di Petrella Guidi

Ora ci dirigiamo nuovamente verso la sponda sud del Marecchia, puntando il centro più alto della provincia di Rimini, Pennabilli. Lungo la strada ci concediamo però una breve sosta a Petrella Guidi . Un borgo sorprendente, dove il tempo si è fermato. Una rocca antica circondata da un manipolo di strade e casa in pietra, paese semi abbandonato ma giunto intatto fino ai nostri tempi. Pennabilli, al confine con le Marche, è non solo un borgo bellissimo ma il suo centro è un vero museo d'arte a cielo aperto grazie all'instancabile poeta Tonino Guerra, che qui mise in pratica la sua idea dei “luoghi dell'anima”, con opere incantevoli come l'orto dei frutti dimenticati, il santuario dei pensieri e le meridiane magiche.

Il borgo di Pennabilli

A questo punto sembrerà di essersi persi da lungo tempo nella storia e nella pace dell'entroterra romagnolo e il trambusto della spiaggia sarà un'eco lontana, seppur distante appena una cinquantina di chilometri. Possiamo ripartire verso il mare, ma lungo il ritorno concediamoci un'ultima tappa. Forse la più bella. La rocca di San Leo è un'icona fotografica che si presenta d'improvviso ai nostri occhi, stagliandosi sopra un enorme masso invalicabile al quale si accede da un'unica strada tagliata nella roccia. Sulla punta più alta dello sperone c'è il Forte e dalla sommità delle sue mura si gode un panorama unico, meraviglioso, che non a caso ispirò alcune delle opere più belle di Piero della Francesca. Il patrimonio storico e artistico del paese contribuisce a fare di San Leo uno dei venti borghi più belli d'Italia, secondo la classifica stilata dal portale internazionale di viaggi Skyscanner.

la mappa della Valmarecchia